lunedì 2 luglio 2012

amore e scazzi vari


Complice il caldo, la variabilità degli stati d'animo femminili, o piuttosto il mio animo bellicoso, ebbene sì, ho trascorso due fantastici giorni a scazzare col mio fidanzato.
E lui ad assecondarmi.
(quando si dice “l'Ammore”)

Il risultato di questi due giorni di follia è stato a dir poco sorprendente.
Non solo non mi ha mollata, lasciandomi da sola a redarguire le meduse spiaggiatesi sulla battigia, ma mi ha fatto capire che sono miope: non riesco a vedere oltre la punta del mio naso, e purtroppo per questo genere di miopia non c'è occhiale che tenga.

Forse siamo noi donne, o forse sono semplicemente io, a desiderare un principe azzurro carico di regali, che scriva poesie e canzoni d'amore, e che orbiti placidamente attorno a noi, finché non ci sentiamo soffocare da tante attenzioni, e lo rispediamo al mittente, tornando a lamentarci della nostra sciagurata sorte che ci ha impedito, con tante persone che calcano il suolo del pianeta, di trovarne una “degna” delle nostre aspettative (e magari poi la troviamo!... il solito puzzone arrogante che ci vuol plasmare ad immagine dei suoi desideri, e che ci molla quando recalcitriamo per rivendicare la nostra capacità di raziocinio).

Siamo “dolcemente complicate”... come cantava la Mannoia tanti anni fa.

Eppure basta poco per capire ed uscire da questa spirale di egocentrismo: innanzitutto realizzare che non si tratta di un sistema pianeta-satellite, bensì di un sistema binario come quello in cui due atomi mettono in condivisione le proprie nuvole elettroniche per formare un legame covalente (non occorre che entrambi possiedano la stessa densità elettronica, basta semplicemente che la condivisione sia equa in base a necessità e possibilità); sembra poesia per nerd? Forse il parallelismo lo è, ma la realtà è molto più semplice di quanto possa esserlo qualunque descrizione.
Penso che le coppie più solide lo siano, non tanto per affinità caratteriale, piuttosto per complementarietà del carattere e delle capacità da spendere all'interno della coppia: per cui va bene che uno sia più riflessivo e l'altro abbia maggior prontezza di spirito, o che uno sia più osservatore e l'altro abbia più faccia tosta... e così via.
Poi ci si deve convincere che gli oggetti non dànno la felicità, forse la sanno imitare, ma non costituiscono l'origine del nostro appagamento, anche perché alla fine a cosa ti servono degli oggetti freddi ed incapaci di dimostrare amore, se con mille capricci rischiamo di far scappare qualcuno che ci ama veramente?
Ed infine, ma non perché sia meno importante, bisogna capire che l'amore è incondizionato e totalmente gratuito: non c'è niente che possa emulare anche lontanamente la sensazione di essere “il doppio di se stessi”, semplicemente perché ci si trova fianco a fianco.

E penso che tanto basti per stare bene insieme.

Certo poi fanno piacere tutte le sdolcinerie da romanzetto rosa, ma senza farle divenire il perno della relazione.

p.s. comico: personalmente, in tema di regali, ho scoperto di avere un debole per le scatole da regalo: già un paio di volte mi è capitato che mi facessero un regalo contenuto in una bella scatola, io resto a guardarla imbambolata per un quarto d'ora, fino a quando non mi si dice “Ehy, ma io ti ho regalato quello che sta dentro, non la scatola!”.

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