martedì 8 novembre 2011

reality check

Mi sono appena svegliata da un sogno lungo dieci giorni, in cui tutto ciò che ho desiderato per due mesi si è avverato.
Il mio ragazzo è venuto a farmi visita (viviamo lontani) e per vederci ci ritagliamo dei momenti per noi.

In questi dieci giorni ho potuto constatare che non conta la quantità, ma la qualità, e che non ha importanza quello che fai, ma con chi lo fai, ed il sentimento che anima le tue azioni.
Perché se il sentimento è autentico, ti spinge a fare ciò che non avresti mai pensato di fare, e, cosa ancor più strana, quello che ti sembrava ostico, noioso ed irraggiungibile, diventa la cosa più straordinaria del mondo.


Fino a ieri mi sembrava che il mondo mi sarebbe caduto addosso sotto il peso della depressione.
Oggi non mi sento depressa, solo un po' triste, ma il mio cuore è animato dalla speranza che presto quei momenti ritagliati periodicamente potranno divenire la quotidianità, e che allora saremo animati dagli stessi sentimenti di adesso.
Oggi sono ritornata al mio dovere, ed ero contenta come chi torna da una vacanza, ma sa che quel che ha vissuto resterà per sempre con sè.
Ero contenta come chi sa che ha lavorato con altri per la realizzazione di qualcosa di prezioso e duraturo.

E di questo devo dire grazie all'uomo accanto a me, che ha lavorato assieme a me per lo stesso fine.

Per tutto il resto, i buoni consigli sono sempre validi...









































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